Corso di Formazione Residenziale
"L'operatore sanitario: ruolo educativo modulo specialistico"

Corso Concluso
L'operatore sanitario: ruolo educativo modulo specialistico

Numero Identivicativo Evento ECM

2653-117848 Ed. 1

Crediti ECM

12

Tipologia

Corso di formazione Residenziale

Costo

Iscritto FIALS: GRATUITO
Non Iscritto FIALS: € 40,00

Data Svolgimento

24/02/2015

Sede Di Svolgimento

BIBLIOTECA STATALE SALA CONFERENZE
BIBLIOTECA STATALE SALA CONFERENZE

Indirizzo

- - -

Sede Territoriale

Segreteria Provinciale Fials Trieste

Periodo Iscrizioni

dal 16/01/2015 al 24/02/2015

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Descrizione

Gli operatori della sanità, hanno a che fare con persone che soffrono fisicamente e psichicamente: è proprio sul versante di una relazione umana, tra operatore e paziente che, da tempo si lamenta un tecnicismo e una parcellizzazione che finiscono col disumanizzare l’impatto degli utenti con il servizio sanitario ed assistenziale. Spesso il paziente si ritrova a sentirsi considerato come un oggetto, un numero, “una pratica”. E’ forse anche questa una delle cause principali per cui si assiste oggi ad un numero sempre maggiore di persone che si rivolgono alla medicina “alternativa” o “olistica”, medicina che ha sempre messo al centro del suo operare l’uomo, il paziente, e non solo unicamente la sintomatologia, la malattia. Medicina che spesso non ha una grande evidenza scientifica, ma proprio per il tipo di approccio globale viene preferita alla medicina tradizionale. E se la differenza la facesse soprattutto la comunicazione, la disponibilità, in poche parole la relazione di aiuto, il counseling? Da più parti si invoca una formazione psicologica continua degli Operatori Sanitari che li renda sensibili all’impatto e al contatto interpersonale, non solo, ma una formazione che sia anche strumento di difesa dalle inevitabili problematiche e conflittualità che si possono creare nel rapporto terapista-paziente, terapista-caregivers, e all’interno dello stesso team riabilitativo, salvaguardando l’Operatore dallo stress lavorativo o peggio dalla sindrome del burnout. Una corretta medicina, una corretta riabilitazione e la buona riuscita di un trattamento dipendono dalle abilità teoriche e pratiche dell’Operatore, ma ancora di più dipendono dal modo di approcciarsi al paziente, alla sua famiglia, dalla relazione che ha con i colleghi, con i superiori e in generale con il servizio entro cui è inserito. Entra così in gioco un nuovo concetto di medicina e riabilitazione che potremmo definire: concetto di vitalità: dare al corpo il suo vero e profondo significato di benessere, bio-psico-sociale. Quindi non più solo un corpo visto come macchina cartesiana, ma come espressione di uno sviluppo filogenetico costituitosi da 4 miliardi di anni (con tutte le conoscenze che di questo corpo la Medicina ha) e che ora deve ritrovare uno sviluppo ontogenetico (proprio della persona ammalata o da riabilitare) per superare l’impasse evolutivo che la malattia, o il disagio, o il trauma che siano, ha causato. In particolare questo processo formativo parte dall’assunto teorico e clinico che il bisogno di avere un Significato nella vita (il Logos, in greco) è universale; esso fornisce all’uomo un senso, uno scopo, sensi di valore, efficacia e valore personale nell’esistenza. In tutta la vita, ed anche nelle situazioni di malattia croniche e nelle più estreme, il significato può essere mantenuto, ritrovato e rinforzato, offrendo così un importante aiuto nella prosecuzione della cura e della qualità della vita, nel tempo di vita ancora possibile. Il pensiero di Viktor Frankl e l'approccio alla persona che ne consegue, rappresenta una risorsa fondamentale in situazioni di peculiare criticità quali la gestione di problematiche annesse alla presenza di una malattia cronica o acuta. Non è solamente uno strumento valido in sé ma vive oggi una riscoperta e svariati tentativi di applicazione in contesti specificamente clinici a livello mondiale. Il ruolo del Significato assume un ruolo importante nel riequilibrare, orientare e ri-orientare la persona, sia essa adulta o in fase evolutiva: avremo allora, per citare tra i tanti possibili, interventi in ambito educativo sanitario, così come in campo assistenziale, dove i differenti operatori potranno trovare, nelle abilità di Counseling Centrato sul Significato (CCS), la matrice comune all’essere umano che, per quanto di altra cultura, stato sociale o di salute, si presenterà a loro con la sua personale ed unica richiesta di aiuto. Sarà allora la conoscenza della “matrice comune”, che può causare vissuti di disagio o benessere, unita alle competenze cliniche proprie dell’operatore, ad offrire un più ampio back-ground culturale e clinico, e la possibilità di implementare con il Counseling Centrato sul Significato le possibilità cliniche e terapeutiche per l’operatore medesimo. L’attivazione multidisciplinare proposta avrà come obiettivo quello di stimolare l’Operatore Sanitario ad una visione clinica e terapeutica rinnovata, nell’intento di apprendere a costruire un Percorso Educativo con il paziente che rispetti la regola per la quale se l’operatore è l’esperto della malattia, il paziente è l’esperto della sua vita. E solo se un paziente aiutato dal suo curante avrà esplicitato un progetto di vita, per il curante sarà possibile progettare ed aiutare un progetto terapeutico. Altrimenti sarà soltanto una cura teorica. Al contrario, sarà un cammino di pazienti, operatori e famigliari, fatto insieme verso la libertà.

Responsabili Scientifici

Responsabile Prova

Tutor

Tutor Prova

Docenti

Docente Prova

Obiettivo Formativo Ministeriale

Acquisizione Competenze di Processo

Descrizione competenze da acquisire

Aspetti relazionali e umanizzazione delle cure

Corso Concluso