Corso di Formazione Residenziale
"Digerire la vita: dal p.i.l. al f.i.l., imparare a “mandare giu’”…"
Corso Concluso

Numero Identivicativo Evento ECM
2653-118187 Ed. 3
Crediti ECM
10.5
Tipologia
Corso di formazione Residenziale
Costo
Iscritto FIALS: GRATUITO
Non Iscritto FIALS: € 50,00
Data Svolgimento
15/09/2015 09:45
Sede Di Svolgimento
Sala Conferenze -BIBLIOTECA STATALE
Sala Conferenze -BIBLIOTECA STATALE
Indirizzo
- - -
Sede Territoriale
Segreteria Provinciale Fials Trieste
Periodo Iscrizioni
dal 15/09/2015 al 17/11/2015
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Descrizione
Imparare a digerire (ed aiutare a far digerire) la vita nella sua interezza, con tutto ciò che di essa entra in noi, vivendo, come fatti, relazioni, situazioni, emozioni, imprevisti, gioie… Per crescere e maturare, in ogni situazione di salute o malattia, “senza ingrassare e senza dimagrire, o fare digiuni e rinunce, ed avere eccessi o cali di emozioni ed energia psicofisica”. Per l’operatore impegnato nella promozione di stili di vita salutari (anche come attore in stili di Educazione Terapeutica del Paziente), è essenziale acquisire o perfezionare alcune competenze di base del counseling (la relazione e le competenze adeguate per la gestione della relazione con gli altri e con il Sé), utilizzabili nella relazione professionale faccia a faccia, individuale o di gruppo, per attuare interventi non improvvisati dal punto di vista relazionale, metodologicamente strutturati, ispirati a principi e strategie che proteggano tanto chi si cura, quanto l’attore stesso della cura, in professioni individuali o come professionista inserito in un gruppo. Oggi a livello mondiale, per il benessere sociale ed individuale, si è passati dall’analisi del PIL (Prodotto Interno Lordo) a quella del FIL. La felicità interna lorda o FIL (in lingua inglese gross national happiness - GNH) è il tentativo di definire - con un evidente ammiccamento ironico, ma con altrettanto evidenti intenti sociologici ed individuali - uno standard di vita sulla falsariga del prodotto interno lordo (PIL). Per felicità però non si intende solamente il piacere effimero che deriva esclusivamente dai piaceri materiali, ma ad una felicità duratura che si raggiunge da una completa trasformazione della mente e che può essere ottenuta coltivando la compassione, la pazienza e la saggezza. Allo stesso tempo, a livello nazionale e mondiale abbiamo bisogno di un sistema economico che ci aiuti a perseguire la vera felicità. Il fine dello sviluppo economico dovrebbe essere quello di facilitare e di non ostacolare il raggiungimento della felicità». L’applicazione delle competenze di base del counseling può rappresentare un’opportunità per condurre in modo consapevole e professionale il processo relazionale, non solo per quanto riguarda il contenuto (il cosa), ma anche per quanto riguarda le modalità (il come), ed in questo modo favorire, a livello individuale, dell’equipe e dell’ambiente sociale, un aumento di livelli del FIL. Per questo motivo le competenze di counseling rappresentano un valore aggiunto alla professionalità e integrano le competenze tecnico-scientifiche specifiche del ruolo professionale svolto. Considerando le diverse definizioni di counseling in sanità. possiamo affermare che il counseling è una competenza che permette all’operatore di instaurare con la persona/utente una relazione di qualità, caratterizzata da umanità, calore, intensità e professionalità, importanti per garantire collaborazione e fiducia e la continuità del rapporto nel tempo. Per questo motivo potremmo dire: «il counseling è arte e scienza». È arte nel senso che l’operatore e la persona/utente entrano nella relazione con variabili soggettive difficili da definire o misurare, ma fondamentali nel processo interattivo, tanto da determinarne il corso e spesso il risultato: la personalità, il sistema di valori, i vissuti, le conoscenze e le capacità dell’operatore, la personalità della persona/utente, il “mondo sconosciuto” che porta nella relazione, il contatto, la sintonia, la compatibilità, la complementarietà. È scienza in quanto l’intervento non è improvvisato, ma è strutturato secondo modelli sistematizzati che si ispirano a conoscenze sul comportamento umano e sulle strategie comunicative e, inoltre, procede secondo specifici protocolli. Lo scopo è facilitare la persona a potenziare le proprie risorse e creare le condizioni relazionali e ambientali che contribuiscono al suo benessere. Pertanto le competenze di counseling possono essere utilizzate per meglio strutturare la relazione, senza mai dimenticare che ciò che rende efficace la comunicazione è la disponibilità ad “essere” nella relazione in modo autentico ed empatico, ad ascoltare attivamente per poter capire e farsi capire dall’utente con uno spirito di accettazione incondizionata dell’altro, delle sue ansie, dei suoi dubbi e delle sue (a volte false) convinzioni.
Responsabili Scientifici
Responsabile Prova
Tutor
Tutor Prova
Docenti
Docente Prova
Obiettivo Formativo Ministeriale
Acquisizione Competenze di Processo
Descrizione competenze da acquisire
Aspetti relazionali e umanizzazione delle cure