Corso di Formazione Residenziale
"L'EQUIPE MULTIDISCIPLINARE dar valore alla responsabilità di ogni persona - SMS: Solidali Mentre Saniamo"

Corso Concluso
L'EQUIPE MULTIDISCIPLINARE dar valore alla responsabilità di ogni persona - SMS: Solidali Mentre Saniamo

Numero Identivicativo Evento ECM

2653-153240 Ed. 2

Crediti ECM

11.3

Tipologia

Corso di formazione Residenziale

Costo

Iscritto FIALS: GRATUITO
Non Iscritto FIALS: € 150,00

Data Svolgimento

15/02/2016 11:40

Sede Di Svolgimento

POLO FORMATIVO ASL LECCE
POLO FORMATIVO ASL LECCE

Indirizzo

VIA MIGLIETTA 5 73100 (Lecce)

Sede Territoriale

Segreteria Provinciale Fials Lecce

Periodo Iscrizioni

dal 15/02/2016 al 05/04/2016

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Descrizione

Quando “la cura” ed “il rito del curare” non sono più disgiunti Gli operatori della sanità, siano essi medici, infermieri, fisioterapisti, ecc., hanno a che fare con persone che soffrono fisicamente e psichicamente: è proprio sul versante di una relazione umana, tra operatore e paziente che, da tempo si lamenta un tecnicismo e una parcellizzazione che finiscono col disumanizzare l’impatto degli utenti con il servizio sanitario ed assistenziale. Da più parti si invoca una formazione psicologica continua degli Operatori Sanitari che li renda sensibili all’impatto e al contatto interpersonale, non solo, ma una formazione che sia anche strumento di difesa dalle inevitabili problematiche e conflittualità che si possono creare nel rapporto terapista-paziente, terapista-caregivers, e all’interno dello stesso team riabilitativo, salvaguardando l’Operatore dallo stress lavorativo o peggio dalla sindrome del burnout. Purtroppo, molto spesso, la scarsità delle risorse economiche, e le difficoltà dell’argomento trattato, mettono in ombra un eventuale investimento in questo campo. È facile quindi parlare della relazione con il paziente, di come questo si sente, di come può essere influenzato o meno dal tipo di comunicazione instaurata. È molto più complicato parlare di come l’Operatore si sente, delle sue condizioni fisiche, psicologiche, di relazione, con gli altri operatori e con gli utenti. Nell’ambito delle attività di un Servizio assistenziale nel quale la competenza clinica è strumento imprescindibile, la collaborazione tra ogni Operatore e tra le diverse categorie e figure professionali diviene necessaria, per permettere che al paziente arrivi il “concordato-meglio-per-lui”: per la sua cura, guarigione se possibile, e comunque per una buona Qualità della Vita mentre c’è lo stato di malattia o disagio; allo stesso tempo all’operatore possa ri-tornare solo il meglio in termini di sensazione di competenza, efficienza ed efficacia, sia umana che professionale, per la qualità della sua vita individuale e professionale, e per la qualità della sua professionalità agita. Il processo di “costruzione” e mantenimento del senso d’équipe non è un plus-valore al lavoro strettamente clinico, ma terreno utile per permettere che l’operatività clinica abbia il massimo valore oggettivo; non dunque inquinato dalle dinamiche legate alla soggettività e che, qualora non riconosciute, comprese ed affrontate, correrebbero il rischio di divenire “fardello” ingombrante al lavoro quotidiano (costringendo l’Operatore all’impiego di energie utili a tenerle a bada; energie che verrebbero sottratte alla componente significativa ed oggettiva di un lavoro che, invece, dovrebbe avere come unico o prevalente destino la cura e la salute, in senso lato, del malato). Empatia e senso d’équipe come fattori d’implementazione del processo oggettivo di cura ed assistenza. Quando il senso d’équipe è riconosciuto e “sentito” il lavorare è buono e tutto diviene occasione per parlare, comunicare e valorizzare il lavoro clinico; quando invece non c’è accordo e armonia, si può ricorrere da parte di ciascuno o di categorie all’impiego di strumenti volti a mantenere freddezza ed inumanità del rapporto, e molte energie verrebbero “tolte” al lavoro clinico per poter invece gestire le conflittualità. Al paziente potrebbe venire meno il senso di “gruppo di cura concorde”, ed all’Operatore il senso di “sostegno dal gruppo dei curanti”: l’”essere-soli” non è dinamica favorente per alcuno; né per chi ha bisogno di sentire la solidità di chi lo cura, né per chi potrebbe avere il piacere ed il bisogno di sapere che ha -per ogni intervento attuato- il sostegno e l’appoggio dei colleghi. Il percorso vuole altresì offrire la possibilità di costruire momenti di incontro e confronto con supervisione in diretta, con altri colleghi, sulla clinica e sui suoi risvolti nella vita emozionale e professionale. Il percorso può continuare con un lavoro continuativo di formazione /supervisione.

Responsabili Scientifici

Responsabile Prova

Tutor

Tutor Prova

Docenti

Docente Prova

Obiettivo Formativo Ministeriale

Acquisizione Competenze di Processo

Descrizione competenze da acquisire

Aspetti relazionali e umanizzazione delle cure

Corso Concluso